Come affrontare il senso di colpa

 

Il senso di colpa spesso accompagna le nostre vite per le più svariate ragioni, tanto che è un’esperienza molto comune a quasi tutti gli esseri umani.

Il senso di colpa è un’emozione complessa influenzata da fattori culturali e alla base di gesti altruistici. Ci sono dei momenti in cui però questo sentimento inizia ad appesantire eccessivamente la vita quotidiana portando le persone a rimuginare costantemente su cosa si sarebbe potuto fare diversamente in una data e specifica situazione.

Partendo da uno sguardo più ampio, lo psicologo Izard, delinea il senso di colpa come un sentimento che si sviluppa evolutivamente più tardi rispetto alle emozioni di base e che avrebbe il ruolo di inibire atti considerati immorali quindi teoricamente estremamente utile.

E’ importante però sottolineare come il senso di colpa sia legato al contesto culturale: ciò che è considerato sbagliato in una cultura, può essere accettato in un’altra. Essa viene quindi attribuita dalla società, ovvero dal giudizio negativo degli altri.

La capacità di provare senso di colpa è strettamente connessa alla tendenza personale a sentire il dispiacere per l’eventuale danno, seppur involontario, provocato col proprio agire. 

A patto di non trasformarsi in una paralizzante autocondanna, il dispiacere per il dolore che potremmo provocare negli altri può rivelarsi estremamente fruttuoso. La colpa, infatti, può aprire spazi di riflessione e, inoltre, può indurre a un gesto di riparazione.

Se il senso di colpa è eccessivo, persistente o interferisce con la propria vita quotidiana, potrebbe però essere utile cercare il supporto di un professionista del benessere psicologico. Un esperto può aiutare a esplorare le radici del senso di colpa e a sviluppare strategie per gestirlo in modo sano.

 

Francesca Alemanno, Zentrum Mensch