Relazioni tossiche
Sempre più spesso sentiamo parlare di relazioni tossiche; una relazione, cioè, all’interno della quale non ci si sente supportati, compresi e all’interno della quale, invece, ci si sente spesso umiliati o attaccati.
Una relazione tossica è infatti una relazione all’interno della quale non ci si sostiene a vicenda e dove è presente un conflitto che ha l’obiettivo di arrecare dolore o malessere all’altra persona, anche attraverso la mancanza di rispetto e di coesione.
Mentre ogni rapporto può passare attraverso alti e bassi, sfociando talvolta anche in dei momenti di crisi, una relazione tossica si presenta come costantemente spiacevole e molto impegnativa a livello di energie che bisogna impiegare per alimentarla.
I segnali che possono permettere di riconoscere un rapporto tossico sono:
- La mancanza di supporto reciproco: si può riconoscere nel fatto che ogni risultato dell’altro diventi motivo di competizione, senza che ci possa essere la possibilità di gioire per ciò che il partner ha raggiunto.
- Comunicazione estremamente difficoltosa oppure ostile: si può riconoscere nel fatto che ogni occasione di comunicazione si trasformi in motivo di litigio, rivendicazione oppure accusa nei confronti del partner.
- Controllo: si riconosce nel fatto che emergono spesso e in maniera significativa comportamenti legati a delle dimensioni di possessività e controllo costante nei confronti del partner.
- Mancato riconoscimento dei bisogni: si può riconoscere nel mancato ascolto da parte del partner dei propri bisogni o desideri o nell’atteggiamento sminuente che può esserci nel momento in cui vengono esternati alcuni sentimenti o pensieri intimi e profondi.
Per riconoscere e diventare consapevoli di questi segnali è molto importante riuscire ad ascoltarsi e dare importanza alle proprie sensazioni. Nel momento in cui si riconosce di essere all’interno di una relazione tossica è importante andare alla radice del problema per poter uscire da questi schemi così faticosi e per poter fare in modo che queste situazioni non si presentino più.
Francesca Alemanno, Zentrum Mensch