Le radici dell’ammalarsi


Negli articoli precedenti abbiamo parlato di Stress cronico e di Filtro Funzionale. Procediamo oggi per comprendere meglio cosa genera lo stress negativo e quali sono le alterazioni dei funzionamenti umani più diffuse nelle nostre società alla base del distress. Oggi, sappiamo molto bene come funziona lo stress: sappiamo dove si inizia a formare; sappiamo che non dipende solo dalle differenti situazioni di vita, ma da come funziona la persona nei suoi livelli più profondi. Lo stress inizia ad annidarsi nel respiro alterato che diventa toracico, nelle contrazioni muscolari e nelle ipertonie, nelle posture non più mobili, nei movimenti che in parte diventano stereotipati, nelle sensazioni fisiche alterate, per poi diffondersi al pensiero che diventa sempre più sovraccarico di preoccupazioni, alle emozioni che si colorano di scuro, alle fantasie negative che tendono ad aumentare sempre di più.

Proviamo comunque a dare alcuni consigli più immediati e pratici che possono costituire una strategia di autoaiuto, suggerendo anche alcune semplici tecniche per cercare di non farsi sopraffare dallo stress in alcune situazioni chiave.

Per esempio, prima di una riunione di lavoro difficile o di un impegno importante, può essere utile preparare il lavoro un po’ di tempo prima, prospettando alla mente i possibili andamenti della riunione, progettando attraverso l’immaginazione le modalità più adatte per raggiungere gli obiettivi voluti. Terminare la progettazione almeno un giorno prima, e poi dimenticare per un giorno tutto, distrarsi, e cercare momenti piacevoli e di divertimento. Un’ora prima praticare una respirazione diaframmatica profonda: inspirazione a bocca aperta lunga (3-4 tempi), nessuna pausa, espirazione più rapida a lasciare con un po’ di voce (2 tempi), pausa (di 2 tempi), e poi ricominciare il ciclo. La respirazione deve durare almeno 10 minuti.

A poco a poco si instaurerà una calma profonda. Subito dopo fare alcuni movimenti di slancio, per creare convinzione e determinazione, movimenti veloci e intensi con le braccia e le mani, muovendosi con fermezza e decisione anche sulle gambe.

Un altro esempio di situazione molto stressante può essere un momento di rabbia o di lite molto accesa. In questo caso, è molto utile non rispondere subito. Portare lo sguardo in giro e cercare di vedere veramente cosa c’è intorno a noi. Espirare rapidamente diverse volte e poi effettuare lunghi respiri con una inspirazione molto lunga e lenta. Molte volte. Cercare in mente una canzone molto allegra. Meglio se se ne ha una già a portata di mano, una che ci piace molto. Provare a dire qualcosa di molto diverso da quello che si stava per dire. Senza paura di perdere la faccia, di perdere una posizione da mantenere a tutti i costi. Poi parlare lentamente con voce intensa ma non acuta e tenendo la testa ben sollevata, esprimendo sicurezza, determinazione ma con grande calma.

Dal momento in cui vengono sempre più conosciuti i meccanismi dello stress negativo, diventa possibile mettere in atto un piano di prevenzione serio, efficace e scientificamente basato. Le conseguenze di questo disfunzionamento stanno aumentando sempre di più nelle nostre società, in tutti i paesi, e in età che stanno diventando sempre più precoci.

 

Dott.ssa Francesca La Vecchia, Zentrum Mensch Albero della vita