La terapia familiare
La psicoterapia sistemico-famigliare è uno tra i tanti differenti approcci che ci possono essere ad un percorso terapeutico.
Prende in considerazione, invece che la persona singola, l’intero sistema famigliare con la possibilità di riservare alcune sedute a dei sottogruppi di esso senza che la presenza di tutti diventi però obbligatoria.
Il presupposto fondamentale sul quale questo approccio pone le basi, riguarda il fatto che la famiglia funziona come un organismo unico, ma è composta da diversi membri. Questo vuol dire che le sue dinamiche possono essere influenzate da una serie di fattori interni ed esterni che la coinvolgono nel complesso oppure che riguardano una soltanto delle persone che ne fa parte. Quando ci sono situazioni di stress e momenti di difficoltà, possono instaurarsi dei comportamenti disfunzionali e dannosi, che possono diventare fonte di disagio per una o più persone del nucleo.
La terapia familiare è un tipo di consulenza psicologica che può aiutare chi ne fa parte a migliorare la comunicazione e risolvere i conflitti ma anche a comprendere le dinamiche interne, spesso inconsce, che possono portare uno o più membri di una famiglia a sviluppare uno specifico tipo di disagio o malessere.
Questa tipologia di terapia considera la famiglia come un’unità, con la conseguenza che le azioni di uno dei membri, quindi, influenzano le altre persone che ne fanno parte. Questo consente di comprendere come alcune situazioni più difficili si possano essere venute a creare, senza cercare la colpa in nessuno dei membri della famiglia ma ragionando invece insieme sulle responsabilità che ognuno dei membri famigliari potrebbe avere e comprendendo come apportare del cambiamento.
A livello terapeutico lo scopo è dunque quello di lavorare sulla comprensione dei processi e delle evoluzioni del singolo per migliorare il clima e le relazioni in generale.
Francesca Alemanno, Zentrum Mensch