Chi si ama, sa come farsi amare!

 

Quante volte ci si è sentiti dire la frase “Se non ti ami tu per primo, come pensi che possano farlo gli altri?”. È una domanda tanto ripetuta quanto vera, ma come sappiamo nella vita di tutti i giorni non tutto è così semplice come vogliamo farlo passare, anzi il più delle volte più un concetto è logico e semplice più è difficile mettere in atto dei comportamenti che permettono di realizzarlo.

Parliamo in questo caso del costrutto dell’autostima, tanto ambita quanto percettivamente difficile da costruire in ognuno di noi. Questo accade perché abbiamo un giudice interno severo che ci scruta, ci osserva, ci pensa e valuta ogni nostra azione o pensiero e poggia tutto sotto una lente di ingrandimento con l’unico scopo di individuare SOLO i difetti, e non solo quelli reali, ma anche quelli inesistenti.

L’autostima pianta le sue radici nella relazione che abbiamo costruito con i nostri genitori. Se questa fosse stata amorevole e gratificante, avremmo conseguentemente un’immagine positiva di noi stessi perché quello che appare come cartello pubblicitario nella mente del bambino è “Se loro mi apprezzano, allora sono una persona di valore!”. Nelle relazioni fredde e criticanti invece, l’insicurezza cresce giorno per giorno e l’unico pensiero che ci si porta dietro come una zavorra è: “Se i miei genitori mi svalutano/ non mi vogliono bene, vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato in me

Questo schema di pensiero appena accennato continua ad attivarsi anche nel presente e in tutte le circostanze di vita, ma ciò non significa che non possiamo fare qualcosa per cambiarlo. Ti do un piccolo esercizio da eseguire giornalmente. Ripeti ad alta voce queste frasi:

io valgo

io sono capace

io sono fiducioso

io sono amato

Familiarizza con queste frasi, all’inizio non ci crederai minimante, ma con il tempo anche le tue risorse verranno a galla e imparerai a dare valore a chi sei davvero!

 

Giulia Manca, Zentrum Mensch